Inserito il: 24 aprile, 2013
Medici e dentisti low cost nasce ‘Ambulatori Genova Salute’
23 aprile 2013 — pagina 4 sezione: GENOVA
COSA fanno tre pazienti su cinque con problemi ai denti? La scelta più “low cost”: e cioè niente. «Un dato allarmante: a causa della crisi, più della metà delle persone rinuncia alle cure odontoiatriche, come se fossero qualcosa di superfluo», spiega Marco Nesci, direttore tecnico commerciale degli Ambulatori Genova Salute. Ma non c’ è solo il dentista: esami specialistici, controlli preventivi, per molti sono diventati un lusso da tagliare. Nasce per questo la rete di ambulatori sociali che offrono prestazioni sanitarie a prezzi calmierati: otto sono già attivi nella provincia di Savona, a Genova il primo ambulatorio è in via Ravasco 10, e sarà presentato ufficialmente oggi alle 17.30 con un incontro a Palazzo della Borsa. «L’ ambulatorio di via Ravasco è operativo da appena tre mesi e già sono passate di qui più di mille persone – spiega Marco Nesci – tanto che ora stiamo studiando l’ apertura di un altro punto in Valpolcevera, a San Quirico. E poi in tutta la Liguria. La scommessa è quella di integrare il sistema sanitario nazionale, anche con una convenzione con la Asl». Gli ambulatori sociali, nati per iniziativa di Co.Ser.Co (Cooperativa sociale e la Comunità), sono in alcuni casi strutture private, in altri cooperative: qui si fanno visite mediche specialistiche, esami diagnostici avanzati e attività di prevenzione. Con tariffe “sociali”, appunto, convenzionate con categorie del mondo del lavoro, come Ascom: «Diamo la possibilità di curarsi con cifre simili a quelle del sistema pubblico: pulizia dei denti a 45 euro, estrazione da 50, visite specialistiche a 75 euro in convenzione, mentre fuori dalla convenzione il costo sale del 15 per cento – precisa Nesci – il prossimo passo sarà una sorta di accreditamento: per la fascia di cittadini più poveri stiamo studiando visite totalmente gratuite». Sempre la crisi ha spinto anche Assoutenti Liguria Onlus a raddoppiare i propri sportelli: da quattro a nove, uno per Municipio, per offrire tutela legale gratuita. «Perché siamo subissati di richieste, aumentano le persone a rischio povertà che non possono più permettersi i costi onerosi di un avvocato», spiega Furio Truzzi. Così, è nato il progetto “Diritti in prima fila”, con il contributo del Celivo: nuovi punti di ascolto che apriranno a maggio grazie ad accordi coni Centri di Ascolto della Caritas e i Servizi Socio Sanitari del Comune (la mappa sarà online: sportellinrete .it). E il servizio “Sportello consumatore a casa tua”: con gli operatori direttamente a domicilio. © RIPRODUZIONE RISERVATA – ERICA MANNA